13/12/2018

Intervista all’Amministratore Delegato

In questo numero intervistiamo l’Amministratore Delegato di Alia Servizi Ambientali S.p.A., l’Ing. Alessia Scappini.

A quasi tre mesi dal suo insediamento, che azienda ha trovato il nuovo Amministratore Delegato?
Ho trovato un’azienda solida e capace. Alia rappresenta un progetto industriale importante ed innovativo nel settore della gestione dei rifiuti e nel panorama nazionale, trattandosi dell’unica azienda pubblica ad aver ottenuto la concessione ventennale del servizio di igiene ambientale, attraverso la partecipazione ad una gara. Alia, che parte da competenze storicamente consolidate e ben radicate, è oggi un soggetto sufficientemente dimensionato per affrontare la complessità che caratterizza il sistema di gestione dei rifiuti in termini di innovazione, qualità dei servizi, riciclo, sostenibilità dello sviluppo, mercato etc. Non ultimo, questa azienda può contare su una forza lavoro motivata e responsabile, penso in particolare ai nostri dipendenti che ogni giorno svolgono la loro attività sulla strada con grande cura ed attenzione per quello che sono chiamati a fare e verso le comunità in cui operano.

Quali sono le specificità e gli obiettivi di Alia, che si colloca al quinto posto tra le imprese di settore a livello nazionale?
Per rispondere, vorrei partire da un assunto di base ma non per questo meno importante. Il sistema di gestione dei rifiuti è un sistema complesso, mi piace definirlo un sistema a rete di cui fanno cioè parte soggetti diversi (gestore, soggetto regolatore, cittadini/utenti, sistema politico, sistema del riciclo, sistema imprese) ma tutti parimenti determinanti. Ecco, proprio come ogni sistema di rete, anche quello di gestione dei rifiuti, consegue risultati di efficacia ed efficienza se ciascuno dei ‘punti’ coinvolti acquisisce centralità e si muove in sintonia e sinergia con gli altri. In quest’ottica, Alia opera insieme ai Comuni per individuare le modalità di servizio più adeguate alle specificità territoriali e ponendosi a fianco dei cittadini per restituire servizi accessibili e di qualità, insieme ad attività di sensibilizzazione che, a partire dai più piccoli, hanno come finalità l’inclusione e la partecipazione attiva ai nostri servizi ed alle buone pratiche ambientali. Tutto questo, si inserisce in un piano industriale preciso che ha tra i suoi cardini la massima valorizzazione delle filiere del riciclo e del recupero, da raggiungere attraverso partnership con soggetti industriali di riferimento. Quanto fatto con Vetro Revet attraverso il coinvolgimento del Gruppo Zignago, per chiudere in filiera corta il ciclo del vetro, deve diventare modello per le altre filiere, così da realizzare esempi concreti di economia circolare. A questo si aggiunge l’efficientamento della rete impiantistica che passa anche dall’adozione di tecnologie d’avanguardia e ambientalmente avanzate, che permettano la massima valorizzazione dei materiali raccolti. Vanno in questa direzione, la realizzazione di un biodigestore anaerobico presso l’impianto di Casa Sartori a Montespertoli, per la produzione di biometano dalla frazione organica, in affiancamento alla produzione di compost, che rappresenta il primo impianto a livello nazionale per tecnologia con questa dimensione e gli importanti investimenti per il rinnovo del parco mezzi nonché l’ammodernamento delle infrastrutture a servizio della raccolta e dell’igiene urbana.

E’ l’attualità: i rifiuti vengono definiti un problema e, per questo, il settore che li gestisce ‘problematico’. Qual è la sua opinione a riguardo?
Ritengo che siamo di fronte ad un settore centrale sul quale si misurano sviluppo e benessere dei territori, delle comunità che li abitano e delle imprese che vi operano. La complessità già ricordata e questa centralità, possono trovare risposte in una forte sinergia di indirizzi politici, industriali e di gestione unitamente a scelte innovative, orientate allo sviluppo di questo settore per quanto riguarda il riciclo, la bio-economia, le energie pulite solo per citare alcuni degli obiettivi su cui lavorare, nella piena convinzione che in un sistema di gestione efficiente i rifiuti non rappresentano un problema ma una risorsa concreta.